martedì, agosto 08, 2006

 

L'ALLINEAMENTO

Taccuino n. 5
Correva l’anno 1628 quando Galieleo Galilei comunicò a Cosimo dé Medici, Signore di Firenze, che il sole non poteva essere in rivoluzione attorno alla Terra, essendo la massa di quel corpo assolutamente predominante sulle modeste dimensioni del restante sistema. Già allora venivano messe in discussione le teorie sui pianeti, sulle stelle, e sul loro allineamento.
In astronomia si utilizza l’espressione “allineamento dei pianeti” anche quando essi si trovano distanti svariate decine di gradi tra di loro. Esattamente come in politica, dove tanta gente viene a trovarsi “allineata” con partiti e rappresentanti istituzionali, anche quando questi sono molto distanti dai bisogni e dalle esigenze che i cittadini esprimono.
Boccia, Bubbico, De Filippo, Fierro, Folino, Luongo, Mattia, Potenza, Salvatore, Viceconte. Alla rinfusa, ma in rigoroso ordine alfabetico, sono alcuni dei pianeti e delle stelle più o meno brillanti della politica lucana. Essi non hanno bisogno di conquistarsi il consenso popolare, perché, semplicemente, gli giunge grazie ad un allineamento che converge su di loro. Come e perché, è un mistero nemmeno tanto inspiegabile, né sono richieste doti particolari. Il puntamento su di essi, semplicemente, si basa su un sistema di potere che si autoalimenta non tanto sulla bontà dell’iniziativa politica e di governo, quanto, piuttosto, sulla detenzione di strumenti finanziari ed assistenziali in grado di esercitare una vera e propria coercizione di fatto su ampi settori della società.
Ad essi sono costretti a piegarsi tanto i poveri cristi, bisognosi del piccolo contributo o della promessa di assegnazione di quella specie di elemosina prevista dalla legge sulla cittadinanza solidale, quanto fior di professionisti allettati dalla possibilità di poter accedere, con l’agognata raccomandazione, ad un posto di lavoro o ad una collaborazione nel nutrito arcipelago degli enti e delle istituzioni regionali. Il messaggio sublimale o il monito più o meno esplicito che proviene da questi personaggi non lascia scampo: cari cittadini, o vi vendete o vi arrendete, non vi conviene tentare altre strade perché abbiamo noi in mano le redini del vostro destino, perciò, allineatevi a noi, indipendentemente dalle vostre idee e dai vostri convincimenti.
Blasi, Di Sanza, Giuliano, Latronico, Manfredelli, Molinari, Radice, Savino, Urbino, sono, altrettanti pianeti e stelle della costellazione politica lucana che, però, non godono del vantaggio assicurato ai primi da un più favorevole allineamento. Essi, infatti, chi più chi meno, non interpretano il loro impegno in politica con cinico utilitarismo, ma come l’esercizio di una funzione e di una passione che non disgiunge l’ambizione personale dall’interesse generale.
I primi li troviamo, infatti, candidati in testa alle liste presentate per le prossime elezioni politiche, in posizione per poter essere tecnicamente eletti o rieletti nelle postazioni di privilegio in cui si trovano; i secondi, invece, o sono clamorosamente ed inspiegabilmente esclusi, come nel caso di Gianfranco Blasi, o sono collocati in una posizione di lista che rende alquanto improbabile una loro elezione.
La giostra è perfetta e serve soltanto per far fare un altro giro a chi rientra nel gioco di quel perverso allineamento politico regolato dallo scambio politico patrono/cliente, che nulla ha a che vedere con i principi della libertà e della democrazia.
Volendo mutuare un famoso gioco virtuale di lotta tra il bene ed il male, abbiamo, da un lato, “i criminali”, personaggi con un allineamento di tipo neutrale-malvagio, i quali si interessano più che altro a se stessi e alla propria carriera sfruttando ogni occasione, anche di dubbia moralità, compreso il tradimento di amici e compagni e, dall’altro, “i crociati”, personaggi con un allineamento di tipo legale-buono, i quali mantengono sempre la parola data e si adoperano per una società ordinata e forte, con buone regole morali, attenti a portare il maggior beneficio possibile alla maggioranza delle persone.
Sono questi ultimi che bisogna il popolo lucano deve sostenere per cercare, finalmente, di sconfiggere quella sorta di maledizione che, da sempre, in astronomia come in politica, viene addebitata al verificarsi di un particolare allineamento, in base al quale si consuma l’eterna beffa a danno del popolo lucano.
Gianmatteo del Brica

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